I metodi più efficaci per gestire lo studio all’università
Il primo ottobre è iniziato ufficialmente il nuovo anno accademico universitario 2020/21, nonostante ogni corso di laurea ha previsto delle date differenti, anticipando o posticipando l’inizio del semestre. Oggi è davvero importante affrontare in modo adeguato il percorso di studi, infatti oltre alle difficoltà classiche bisogna considerare anche le conseguenze della pandemia di Covid-19.
La soluzione migliore per uno studente è avere un metodo di studio, un sistema con il quale pianificare il lavoro da svolgere all’università per ottimizzare il proprio rendimento. La vita dell’universitario non è semplice, con tantissimi ragazzi che riscontrano problemi di concentrazione, una scarsa capacità di memorizzazione oppure vengono sopraffatti da ansie e preoccupazioni.
In questo caso un aiuto concreto è quello offerto dal sito web www.studentetop.it, un portale gestito da due laureati con 110 e lode che propongono soluzioni efficaci per aiutare gli studenti a migliorare il loro modo di studiare. Nella piattaforma si possono trovare articoli, guide e corsi per potenziare le proprie performance accademiche, per laurearsi velocemente e con il massimo dei voti.
Come costruire un metodo di studio per l’università
All’università bisogna essere in grado di organizzarsi da soli in modo efficace, ottimizzando il tempo passato a studiare e cercando di rendere sempre al massimo delle proprie possibilità. Innanzitutto è importante migliorare il proprio metodo di studio, ad esempio non solo leggendo mentalmente ma tentando di alternare una lettura classica con quella a voce alta, affinché alcuni passaggi rimangano più impressi.
Allo stesso modo bisogna essere sempre concentrati, programmando sessioni di studio brevi e rimuovendo qualsiasi tipo di distrazione, a partire dallo smartphone che va spento o messo in silenzioso e allontanato. Dopodiché è necessario rielaborare i contenuti, realizzando schemi e riassunti del materiale che si sta studiando, i quali serviranno sia di appoggio per il ripasso sia come strumento di potenziamento dello studio.
Inoltre è molto utile una fase di ripetizione, fissando dei concetti chiave da usare per controllare il proprio livello di preparazione in modo semplice e rapido. Ciò consente di scoprire subito se un argomento non è chiaro, per evitare di studiare tutto daccapo concentrandosi soltanto sui punti cardine non assodati. Di solito non bisognerebbe mai proseguire lo studio se qualche concetto non è stato compreso, sistemando prima questa parte per poi continuare.
Da non sottovalutare è l’importanza delle mappe mentali, con percorsi concettuali che funzionano con il sistema delle associazioni, attraverso le quali costruire un filo logico immaginario per migliorare la propria capacità di studio e la resa espositiva all’esame. Naturalmente servono impegno e dedizione per ottenere risultati concreti all’università, tuttavia la gestione del tempo e il metodo di studio sono indispensabili per affrontare questa sfida.
Quali sono le ore più produttive per studiare
Spesso molti studenti pensano che il problema delle scarse prestazioni accademiche sia nella scelta dell’orario di studio, secondo il principio che in alcuni momenti è possibile rendere di più rispetto ad altri. Prima di tutto non bisogna mai eccedere nelle ore di studio, evitando i lunghi tour de force da 8/10 ore al giorno prima degli esami, in quanto sono del tutto controproducenti.
Molto meglio dedicarsi ogni giorno a questa attività, cercando di non superare le 4/5 ore di studio quotidiane, con pause frequenti di 5/10 minuti ogni mezz’ora. In linea di massima la mattina è il momento della giornata in cui siamo più attivi, con una concentrazione che diminuisce al pomeriggio e cala drasticamente la sera, dunque in genere vanno evitate le nottate in bianco passate a studiare o a ripassare la materia.
Allo stesso tempo, alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che non esiste un orario universale migliore per lo studio valido per tutti, poiché ogni persona è più produttiva in alcuni momenti della giornata. Ad esempio ci sono studenti che riescono a svegliarsi presto e studiano velocemente prima di recarsi a lezione, altri il cui rendimento maggiore è nel tardo pomeriggio, altri ancora che sono molto rapidi quando studiano di sera.
È evidente come sia necessario fare delle prove, in base agli impegni quotidiani, per capire quali sono le ore più prolifiche per studiare nel minor tempo possibile. Inoltre è utile fissare dei traguardi da raggiungere, dormire sempre almeno 8 ore a notte, comprendere ciò che si sta studiando e fare molti esercizi pratici, trovando un luogo adeguato per lo studio che sia adatto alle proprie esigenze e privo di distrazioni.