Fenicottero: dove vive, caratteristiche e cosa mangia

Il fenicottero, Phoenicopterus, fa parte di un genere di uccelli appartenenti alla famiglia Phoenicopteridae, diffuso soprattutto in America, Europa, Asia e Africa. I fenicotteri si dimostrano essere uccelli sociali raggruppati in grossi stormi nei pressi delle aree acquatiche, raggiungendo esteticamente fino a un metro e mezzo di altezza dal caratteristico rosa o rosso a seconda delle diverse specie.
Caratteristiche e habitat del fenicottero
I fenicotteri raggiungono generalmente un’altezza compresa tra 1-1,5 metri, vivendo in grandi stormi in prossimità di aree acquatiche. Le specie di fenicotteri più grandi si nutrono principalmente in aree desertiche e saline, mentre i nidi vengono realizzati con il fango compatto a forma di tumulo presentando una cima concava, all’interno dei quali vengono depositate le uova di colore bianco. L’alimentazione dei fenicotteri si basa sui crostacei, molluschi, filtrando cianobatteri vantando un becco ricurvo il quale si è adattato nel corso degli anni alla necessità di escludere il fango e il silice dagli alimenti.
Il fenicottero risulta inoltre l’unico uccello al mondo in grado di consumare il cibo in posizione capovolta, filtrando il passaggio degli alimenti grazie alle loro lamelle pelose, allineando la mandibola alla grande lingua considerata una prelibatezza dai romani, vantando una superficie decisamente ruvida. Questi uccelli sono inoltre noti per la loro capacità di mantenere perfettamente l’equilibrio reggendosi con una sola zampa durante la nutrizione. Alla schiusa delle uova i fenicotteri escono dal guscio presentando un piumaggio bianco, evolvendo successivamente con la crescita in una colorazione dal rosa chiaro al rosso vermiglio, assunta direttamente dal cibo ingerito.
Lo stato di salute di un fenicottero può essere distinto proprio dalla colorazione variopinta del suo piumaggio, dimostrandosi maggiormente desiderabile anche dai possibili partner per l’accoppiamento. Un fenicottero adulto dal piumaggio bianco o pallido risulta invece malato o denutrito, scartato anche per il rituale dell’accoppiamento. I fenicotteri producono una sostanza analoga al latte dei piccioni, integrante all’interno la presenza di grassi, carboidrati e proteine, dovuta alla presenza delle ghiandole lungo il tratto digerente. Entrambi i fenicotteri adulti nutrono i propri piccoli attraverso la produzione di tale sostanza per un periodo pari a due mesi, fino al momento del completo sviluppo del becco.
L’evoluzione dei fenicotteri è avvenuta in tutta probabilità 50 milioni di anni fa, durante il periodo del Terziario inferiore, mentre il ritrovamento dei fossili lasciano supporre che questa tipologia di uccelli derivi dalla specie dei primitivi caradriiformi. Di origine francese invece è il fenicottero più antico denominato Phoenicopterus croizeti.