Come diventare allevatore di gatti e quanto guadagna

Sei un appassionato di gatti e stai cercando un modo per trasformare questa passione in una professione riconosciuta? Puoi scoprire quali requisiti e quale percorso formativo intraprendere per diventare a tutti gli effetti un allevatore di gatti riconosciuto.
I felini sono animali affascinanti che richiedono particolari cure e attenzioni, ma anche conoscenze specifiche per quel che riguarda le diverse razze, la gestione e alimentazione, svezzamento, cura e svezzamento. Quanto guadagna un allevatore di gatti e quali sono gli sbocchi professionali? Scoprilo in questa pagina!
Come si svolge il lavoro dell’allevatore di gatti
L’allevatore di gatti si dimostra tutt’altro che una professione semplice poiché si rendono necessarie specifiche competenze a riguardo delle diverse razze, gestazione e cura dell’alimentazione, svezzamento, habitat adatto dei felini, successiva vendita e conoscenze di mercato.
Per intraprendere questa carriera professionale e trasformare la propria passione in un lavoro remunerativo occorre conoscere a fondo le varie razze dei gatti e scegliere su quale concentrarsi, possedere un luogo adatto dotato di ripari, cucce e lettiere, alimentazione specifica dallo svezzamento alla crescita, potersi affidare sempre ad un veterinario di fiducia.
Per prima cosa è necessario provvedere all’acquisto di un numero sufficiente di animali per dare vita ad un allevamento, in questo caso della razza scelta da acquistare in fase iniziale presso un allevatore riconosciuto. E’ necessario possedere un certo numero di gatti femmine e maschi per facilitare l’accoppiamento e la riproduzione che non dovrà avvenire in modo forzato, nel rispetto delle tempistiche e dei periodi del calore.
Le gatte gestanti devono essere nutrite secondo le linee guida fornite dal veterinario di fiducia e andrà assicurato loro un idoneo riparo e assistenza al momento del parto. Si rende necessario essere muniti di un kit di emergenza per far fronte alle eventuali complicazioni tra cui un aspiratore dedicato alle vie respiratorie. Successivamente alla nascita dei cuccioli è necessario seguire l’iter di vaccinazione degli esemplari e corretto svezzamento fino ad arrivare alla fase finale di vendita.
Come diventare un allevatore di gatti
Per diventare a tutti gli effetti un allevatore di gatti non esistono norme giuridiche specifiche ma occorre rispettare determinati parametri anche a livello amatoriale. Le normative alle quali far riferimento sono la Legge n.30 del 1991 parte del Libro Genealogico dove registrare gli animali parte di una determinata razza.
Per quel che riguarda la commercializzazione dei gatti si deve far riferimento al D.Lsg. 529/1992 e D.M. 26 luglio 1994 (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, siglato in Mipaaf) in riferimento alle associazioni, rispettare tutto ciò che riguarda le disposizioni penali a riguardo della tutela sugli animali.
Oltre a possedere specifiche conoscenze a riguardo, un habitat idoneo e regolare apertura della Partita Iva per la vendita degli esemplari si trovano due associazioni per l’iscrizione al Libro Genealogico tra cui Associazione Nazionale Felina Italiana (Anfi), Associazioni Feline Federate (AFeF). Da una di queste è necessario ottenere il rilascio dell’affisso.
Quanto guadagna un allevatore di gatti
La retribuzione di un allevatore di gatti varia a seconda della razza selezionata e dei costi di gestione da sottrarre al guadagno totale. Le razze più comuni possono apportare un guadagno tra i 900 – 1400 euro per vendita, fino ad arrivare a 1500 euro per le razze più ricercate come i gatti Siberiani. I gatti esotici possono arrivare ad un costo di 2500 euro.