Buco dell’ozono: definizioni, cause, conseguenze e rimedi
Nell’atmosfera terrestre è presente in quantità veramente irrisoria un tipo che gas che si crea durante la manifestazione dei temporali, questo gas è conosciuto con il nome di Ozono. La sua diffusione risulta non avvenire in modo omogeneo nella bassa atmosfera, però il suo raggruppamento può raggiungere un’altezza che si aggira intorno ai 10/50 km, raggiungendo un massimo di 25 km nella zona in cui si è presente lo sviluppo dello strato sottile, ovvero la fascia di Ozono.
Ma che cos’è il buco nell’Ozono? Quali sono le cause? Quali sono le conseguenze? E quali sono i rimedi? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Che cos’è il buco nell’Ozono e le cause
Per fornire un ripararo dai raggi ultravioletti, raggi UV, del sole la stratosfera terrestre è circondata da uno schermo naturale formata da una concentrazione molto alta di Ozono ma, dagli anni ottanta, sopra l’Antartide si è verificata l’apertura di un buco nell’Ozono che con il tempo ha subito un peggioramento, tanto che pochi anni fa è stato la causa dell’apertura di un altro buco proprio sopra l’Artico. Questo fenomeno è dovuto al fatto che lo strato di Ozono che ricopre la stratosfera terrestre si sta assottigliando, il problema è così esteso che nel 1987 il buco dell’Ozono ha addirittura raggiunto una dimensione che risultava essere due volte più grande della stessa America.
L’assottigliamento avviene ogni anno per dei fenomeni del tutto naturali quando, durante il periodo della primavera nell’emisfero australe, vicino alla zona del Polo Nord si verifica un calo dell’ammasso dell’Ozono presente nella stratosfera terrestre ma, a partire dagli anni ’70 quando gli agenti inquinanti hanno iniziato a essere dispersi nell’atmosfera, questo fenomeno è diventato sempre più frequente tanto da poterlo definire come un vero e proprio buco nell’Ozono e questo rappresenta nient’altro che una graduale quanto generale riduzione di questo gas stratosferico. Tra le cause scatenanti sicuramente vanno menzionati tutti i composti chimici, chiamati ODS (Odzone Depleting Substances, letteralmente tradotto in Sostanze che distruggono l’Ozono), che si sono espansi nell’atmosfera, in quanto agiscono in modo tale da aggredire l’Ozono e lo danneggiano perchè, anche se all’interno della troposfera la loro azione è decisamente stabile, si deteriorano a causa dei raggi UV presenti nella stratosfera che porta gli ODS a frantumarsi e a liberare degli atomi formati da bromo e cromo. Tutto questo è stata una conseguenza dell’utilizzo di prodotti altamente inquinanti da parte degli esseri umani, che hanno causato tra l’altro una maggiore distruzione dell’Ozono nella zona che si trova sopra l’Antartide e questo potrebbe portare alla nascita di un altro buco dalla parte opposta, inoltre da Maggio a Giugno, quindi nel periodo dell’inverno australe, il Polo Sud rimane totalmente al buio e, nella Media e Bassa stratosfera, si verifica il vortice polare. Le ricerche svolte specificamente in questo campo hanno dimostrato che la colpa è da imputare ai CFC, ovvero i cloruro-floruro-carboni, che si trovano all’interno dei gas contenuti nei frigoriferi, nei condizionatori, nelle bombolette spray (come ad esempio quelle dei deodoranti) e nella produzione di espansi che per essere smaltiti impiegano dai 50 ai 70 anni, quindi in questo lasso di tempo questi gas non solo arrivano nell’atmosfera ma i raggi UV della strasfera riescono a distruggere le molecole che formano gli CFC distruggendo gli atomi che si trovano al loro interno che riescono a tramutare l’Ozono in ossigeno molecolare.
Le conseguenze del buco nell’Ozono e i rimedi
La formazione del buco dell’Ozono ha reso lo scherzo naturale della Terra molto più fragile e i raggi utravioletti riescono ad arrivare sulla superficie terrestre molto più agevolmente, questo rappresenta un grosso problema per la salute umana in quanto un’esposizione troppo diretta ai raggi UV può portare il manifestarsi di malattie come il cancro della pelle, questo rischio è dovuto al fatto che il DNA delle cellule epiteliali può subire una variazione. Inoltre se il contatto con i raggi ultravioletti diventa troppo eccessivo si corre il rischio che anche l’RNA venga aggredito e che esattamente con il DNA subisca delle variazioni, quindi questo vuol dire che le persone potrebbero incorrere in un abbassamento del sistema immunitario con il rischio di essere più esposte alle malattie, ma i danni maggiori i raggi UV li possono causare alla retina dell’occhio portanto addirittura alla completa cecità, esattamente com’è accaduto alla maggior parte delle pecore che si trovano nelle vicino al Polo Sud, ovvero Nuova Zelanda e Patagonia. I danni causati dal buco dell’ Ozono però non riguardano solamente l’essere umano, infatti l’esposizione ai raggi UV nelle piante può ostacolarne la fontosintesi e di conseguenza limitarne la crescita, la stessa cosa accade anche con il placton vegetale che essendo un alimento basilare per gli animali marini può portare a uno squilibrio all’interno degli ecosistemi oceanici. Fortunatamente oggi la situazione del buco dell’Ozono e il calo dell’Ozono presente nella strarosfera non sono ancora così drammatiche da poter essere considerate come pericolose per la salute delle persone, però nel caso in cu se si dovesse verificare un peggioramento le conseguenze potrebbero diventare disastrose.
Proprio per questo il buco dell’Ozono è stato definito un grave problema che riguarda l’ecosistema della Terra, quindi si è agito per cercare di arginare il fenomeno inaninzittutto vietando i gas nocivi e questo provvedimento sembra aver dato i frutti sperati, infatti la risposta è stata estremamente positiva e così il buco dell’Ozono anche se non si può ignorare ha però quasi cessato di rappresentare una minaccia. Infine per completezza bisogna anche dire che il surriscaldamento globale non solo continua ad rappresentare un problema reale ma è anche determinato da altri fenomeni, come ad esempio l’effetto serra.