Oceania: ambiente, cultura, animali e curiosità
Il contenente Oceania comprende al suo interno la Polinesia, la Melanesia, la Micronesia, l’Australia e la Nuova Zelanda, penultima scoperta prima dell’Antartide degli europei ribattezzato spesso per tale motivo anche ‘Continente Nuovissimo’. Il raggruppamento delle regioni comprese nell’Oceania fu adottato dall’ammiraglio ed esploratore francese Jules Dumont d’Urville nel 1831.
Caratteristiche ambientali dell’Oceania e ripartizioni
L’Oceania si dimostra essere il secondo continente più ricco al mondo in rapporto alla presenza di risorse idriche, sorpassato soltanto dall’America, sotto la presenza dei fiumi più importanti in Australia quali il fiume Darling e il fiume Murray e il Lago principale Eyre. La maggior parte delle catene montuose dell’Oceania si estende all’interno delle tre isole principali dell’arcipelago, raggiungendo vette più alte in Nuova Guinea con il Monte Wilhelm, il Puncak Jaya o Carsztens in Indonesia, il Monte Cook nelle Alpi Neozelandesi, il Monte Kosciuszko nel Nuovo Galles del Sud in direzione delle Alpi Australiane e il vulcano Mauna Kea, nell’isola delle Hawaii.
La tradizionale ripartizione delle macroregioni in Oceania comprende i territori dell’Australia e Nuova Zelanda, Micronesia, Melanesia e Polinesia, mentre a livello geografico vengono suddivise preferibilmente in due regioni quali l’Oceania vicina, all’interno della quale rientrano i territori dell’Australia, della Nuova Zelanda, l’isola della Nuova Guinea e l’arcipelago delle Isole Salomone e l’Oceania lontana la quale comprende i territori della Polinesia, della Micronesia, gli arcipelaghi melanesiani di Vanuatu, Nuova Caledonia, isole Bismarck, delle Figi. A livello di terre emerse l’Oceania si trova all’ultimo posto per estensione, al penultimo per quanto riguarda invece la popolazione composta da 36 milioni di abitanti.
La maggior parte delle terre emerse risiede geograficamente in Australia, riferendosi al continente dell’Oceania in relazione alla presenza circostante delle acque a collegamento delle varie aree territoriali. L’Australia comprende le isole della Tasmania, le Isole Aru e le Isole Raja Ampat, parte di un’unica grande massa emersa in precedenza al periodo dell’innalzamento del mare avvenuto nel corso del Pleistocene.
Flora e fauna dell’Oceania
La flora e la fauna dell’Oceania rappresentano una ricchezza inestimabile a livello mondiale, raggruppando diverse specie all’interno di un ecosistema del tutto unico sul pianeta terrestre. L’arrivo dei coloni europei in direzione dell’Oceania ha permesso l’espansione di diverse specie endemiche, minacciando allo stesso tempo la loro sopravvivenza a causa delle malattie introdotte. Tra gli animali tipici della Nuova Zelanda si trova il Kiwi, un uccello particolarmente antico, considerato ad oggi una specie in via di estinzione in grado di nidificare nel sottosuolo. Oltre al volatile più antico simbolo della Nuova Zelanda si trovano lo spotted kiwi, il brown, il rarissimo kiwi bianco, il volatile canterino kokako, il kaki, il grande pappagallo kaka, il tordo nero e il kea, l’uccello endemico beccaccia di mare.
Spostandosi all’interno dell’Australia si trovano inoltre diversi rettili, marsupiali, pesci della barriera corallina, insetti velenosi. Tra gli animali più rappresentativi dell’area occorre citare il koala, il diavolo della Tasmania, i wallaby, i canguri, draghi e lucertole, il casuario australiano, l’ornitorinco, orche, delfini, squali, coccodrilli, balene, il cigno nero e l’emù. Considerando le isole minori parte dell’Oceania si trovano raramente specie di mammiferi autoctoni riscontrando la presenza di pochi roditori quali i Mus exulans, alcuni Chirotteri, il serpente arboreo bruno australiano Boiga irregularis, introdotto involontariamente a Guam, la presenza dell’anfibio il rospo della canna Bufo marinus.
Poco diffusi anche i pesci di acqua dolce, tra cui tartarughe e serpenti, mentre l’insetto più grande è rappresentato dall’ortottero Graeffea cocophagam dal grillo Gryllus oceanicus e dalle blatte Periplaneta americana. A causa dell’introduzione di diverse specie esotiche l’equilibrio ecologico dell’Oceania appare odiernamente compromesso, presentando una scarsità di fauna entomologica. La fauna presente in Oceania conserva tuttavia alcune delle specie più uniche al mondo sotto la presenza di foreste pluviali, tropicali e savane nelle aree comprese tra l’equatore e il tropico del Capricorno. La fauna tipica dell’Oceania integra alberi di eucalipto, diverse specie di felci, conifere, il taro, l’albero del pane, il pandano, le barriere coralline.
Cultura e curiosità
Nonostante la bellezza naturale di un continente come l’Oceania gli ecosistemi odierni risultano fortemente compromessi dalla presenza dell’uomo, dalla pesca a strascico ai livelli di inquinamento globale dovuto agli esperimenti nucleari condotti dalle colonie sui fondali oceanici, fino ad arrivare all’incremento del flusso del turismo a discapito della salute dell’ambiente stesso. Le isole dell’Oceania presentano due gruppi etnici rappresentati dai malesiani dalla pelle scura e dalla statura medio-bassa e dai polinesiani dalla pelle chiara e gli occhi tipicamente a mandorla.
L’Australia e la Nuova Zelanda comprendono soprattutto popolazioni discendenti dagli immigrati europei in prevalenza britannici, sotto una religione principalmente cristiana protestante e l’inglese come lingua più parlata. Le tradizioni più antiche sono rappresentate dalle popolazioni aborigene che hanno abitato il continente in passato sfruttando la caccia per sopravvivere. A testimonianza delle antiche popolazioni si trovano i graffiti aborigeni nel Parco Nazionale del Kakadu, in Australia. A livello artistico e musicale l’Oceania vanta influenze musicali della tradizione Maori, la haka, una danza propiziatoria Maori, ma anche discipline sportive di origine britannica.