Lapponi: chi sono, come vivono e città principali della Lapponia
I Lapponi, anche conosciuti con il nome di Sami, vivono in un’area geografica chiamata Lapponia che ha un’estensione talmente vasta da comprendere quattro paesi diversi, ovvero la Russia, la Filandia, la Svezia e la Norvegia, in questo insediamento il popolo dei Lapponi era presente da molto prima che venissero dermarcati i confini dei quattro stati, anche se prevalentemente vivono nelle terre del Nord del Circolo Polare Articolo.
Ma chi sono i Lapponi e come vivono? Quali sono le principali città della Lapponia? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Chi sono i Lapponi e come vivono
In Filandia con il termine Lappone si indicava una persona che svolgeva delle attività lapponi, ovvero che si dedicava alla pesca, alla caccia e all’allevamento delle renne, inoltre il vocabolo Lappone proviene dalla parola in lingua svedese lapp che letteralmente vuol dire toppa. Invece la parola Sami è un nome che definisce un’etnia, ovvero si riferisce all’auto indentificazione che i Sami hanno assunto come appartenenti a una comunità culturale sami che si contraddistingue dalla propria cultura. Questa definizione si discosta dalla parola Lappone che è stata data dai Filandesi, anzi i membri appartenenti alla comunità dei Sami trova l’utilizzo del termine Lappone non solo carico di troppi significati ma addirittura quasi denigratorio, invece i russi per indicare i Sami utilizzano il nome di Lopari.
La popolazione viene distinta in tre categorie: i Lapponi Norvegesi, chiamati anche Lapponi Sedentari, il loro territorio si trova vicino alle coste o ai corsi d’acqua, si dedicano all’attività della piccola industria, della caccia e della pesca. I Lapponi Svedesi che si divino in Lapponi della foresta, chiamati anche Lapponi semi nomadi perchè oltre ad allevare le renne all’interno delle foreste di conifere effetuano delle piccole migrazioni da un pascolo all’altro e in Lapponi di montagna, chiamati anche Lapponi nomadi perchè mentre d’estate vivono nei pascoli di montagna con l’arrivo dell’inverno compiono una lunga migrazione con le proprie madrie per andare nei pascoli situati in pianura, inoltre i Lapponi nomadi sono i più legati alla tradizione e al carattere che contraddistingue il loro popolo. I Lapponi Finnici e Russi invece per la maggior parte appartengono al popolo dei Lapponi nomadi.
La renna selvatica e addomesticata rappresenta per il popolo Lappone una vera e propria fonte di sostentamento, infatti questo di questo animale viene utilitazzata la carne, il latte (che nella stagione invernale viene posto dentro delle piccole forme e dopo essere stato ghiacciato viene mangiato) e il sangue per farne una zuppa (che è l’alimento principale), chiamata zuppa di sangue, composta da scorza pestata oppure farina e sangue che, durante l’inverno, per evitare che si ghiacci e rimanga in forma liquida viene conservata in un otre ricavato dallo stomaco della renna. Inoltre le renne posso anche essere usate come animali da tiro e quando muoio fornisco ai Lapponi il materiale per fabbricare corde, realizzare le scarpe e stringhe, vestiti e berretti.
Nella stagione estiva vivono in delle case che a un primo sguardo assommigliano vagamente alle tende di forma conica tipiche dei popoli dell’Asia, la differenza tra le dimore estive dei Lapponi e le tende dei popoli asiatici consiste nella doppia ossatura speciale, ovvero la prima intelaiatura è formata da due legni piantati nel terreno tramite le due estremità, mentre i due archi a forma di cerchio (dati dai legni stessi) vengono posizionati su due piani paralleli e verticali, questi archi sono raggruppati insieme a tre bastoni che si trovano posti orizzontalmente dove uno è collocato in cime agli archi e qui è il posto dove viene appesa la pentola per cucinare, gli altri due tronci invece sono posizionati dall’una e dell’altra parte. È proprio su questa intelaitura che per completare la costruzione vengono messi dei paletti che andranno a formare l’intelaitura esterna, la cui forma sarà conica e a cui verrà messa una copertura da tessuti diversi. Inoltre gli accampamenti dei Lapponi vengono edificati nei luoghi dove è possibile reperire sia il combustibile sia l’acqua potabile e dentro le loro dimore non sono presenti mobili di nessun genere, a eccezzione della culla appesa al soffitto e della cassa da viaggio, per facilatare gli spostamenti durante le migrazioni.
Le città principali
Le città più importanti della Lapponia sono le sue due Capitali Saami: Karasjok che è la Capitale del Sámpi Norvegese dove sono situate le più importanti istituzioni Sami come il Sametinget, che è il Parlamento dei Sami norvegesi nato nel 1989, la Biblioteca Nazionale, i Centro per gli artisti, la NRK Samì Radio e Museo Nazionale chiamato De Samiske Samlinger. Questa città è improntata completamenente sul turismo, infatti per i turisti è possibile essere accompagnati a vedere sia un campo Sami sia le renne che si trovano sull’altopiano, inoltre durante questa visita è anche possibile ascoltare il tipico canto joik, assaggiare i piatti tipici della cucina Sami e poter fare delle escursioni, con l’utilizzo dei cani da slitta oppure con la motoslitta, sugli altopiani ricoperti dalla neve decidendo anche di abbinare lo spettacolo offerto dall’Aurora Boreale sia all’avventura sia alla cultura del popolo Sami.
L’altra Capitale è la città di Kiruna che è situata nel Nord della Svezia proprio al confine con la Filandia e la Norvegia, più precisamente vicino al Circolo Polare Artico, è conosciuta soprattutto per la prenza delle miniere di ferro. In questa città è la Capitale della Lapponia svedese e, da quando è stato fondato nel 1993, ospita il palazzo del Parlamento Sami svedese e il numero dei suoi abitanti si aggira intorno ai 19.000. Inoltre Kiruna offre la possibilità di poter assistere a due spettacolari fenomeni naturali, ovvero in inverno all’Aurora Boreale e in estate al Sole di Mezzanotte. Poco fuori dalla Capitale, nella cittadina di Jukkasjärvi, è stato costuito il primo albergo realizzitato totalmente in ghiaccio (Ice Hotel), che con i suoi 5000 metri quadrati, 82 camere da letto, un bar e una Chiesa offre ai propri ospiti la possibilità di dormire su dei letti di ghiaccio, contrariamente a quanto si potrebbe pensare però non si patisce il freddo in quanto la base del letto è formata da delle asticelle di legno, un materasso e una consistente pelle di renna che svolgono una funzione isolante, invece per chi preferisce dormire nei letti tradizionali vicino all’Ice Hotel sono stati costruiti appositamente degli chalet di legno.