Sezione aurea: cos’è e in che ambiti si usa?
La sezione aurea, denominata anche rapporto aureo o numero aureo o costante di Fidia, oppure ancora proporzione divina, indica espressamente il numero irrazionale 1,6180339887… all’interno degli ambiti delle arti figurative e della matematica. Il numero viene ottenuto tramite il rapporto di due lunghezze disuguali.
Cenni storici del numero irrazionale
La sezione aurea si dimostra essere un numero irrazionale e algebrico in grado di essere approssimata grazie al rapporto dei termini consecutivi sotto una crescente precisione, ottenuta dal calcolo dato dalla successione di Fibonacci, oppure dai quadrati dei numeri di Fibonacci comprese le aree del rettangolo aureo. Nel corso dei secoli le proprietà geometriche e matematiche sono state spesso inserite e confrontate all’interno di svariati settori culturali e naturali, in modo apparente con collegato tra loro, confermando l’esistenza di un rapporto tra macrocosmo e microcosmo tra l’entità superiore di Dio e l’essere umano.
I cenni storici riportano diverse tracce della sezione aurea in relazione a diversi popoli tra cui i greci, i babilonesi, gli egizi e via elencando. Odiernamente si pensa che la sezione aurea venisse utilizzata dai popoli antichi per la creazione delle proprie opere, riportata all’interno delle tavolette babilonesi, ma anche in direzione delle costruzioni egizie dell’Osireion, la Tomba di Petosiri, la piramide di Cheope, la piana di Giza.
Sezione aurea nel contesto storico odierno
Odiernamente la sezione aurea può essere considerata la parte di una linea, denominata L, divisa in due parti diseguali, conservando una lunghezza in proporzioni matematiche particolari rispetto alla parte della lunghezza rimanente. La lunghezza più corta, denominata in b, si dimostra stare alla parte più lunga, denominata in a, come quest’ultima risulta stare all’interno del segmento sotto la formula: b : a = a : L.
In natura tale formula aurea viene associata all’ideale della bellezza e dell’armonia, mentre in campo artistico le diverse opere si servono invece del rettangolo aureo, dove la base risulta essere la sezione aurea dell’altezza. Uno degli esempi più rinomati e conosciuti in campo artistico, in riferimento al rettangolo aureo, risulta essere la costruzione del Partenone di Atene, ma anche la facciata del Palazzo dell’Onu a New York.
La sezione aurea nella pittura
Nell’opera della Gioconda di Leonardo il caratteristico rapporto aureo si può individuare nei tratti del lineamento del viso, da collo in direzione delle mani, dalla scollatura dell’abito ritratto al di sotto delle mani stesse. Leonardo incorporò il rapporto aureo in tre dei suoi capolavori: La Gioconda, L’ultima cena e L’Uomo di Vitruvio.
In anatomia la sezione aurea viene tracciata in riferimento al rapporto tra l’altezza di un soggetto e la distanza dall’ombelico da terra. Un uso di questo tipo lo fece Botticelli nella sua opera La Venere: prendendo l’altezza da terra dell’ombelico e l’altezza complessiva, facendone il rapporto risulterà 0.618.