Ghiottone: dove vive, cosa mangia e principali caratteristiche

Il ghiottone, denominato anche gulo-gulo oppure volverina, consiste in un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei mustelidi, particolarmente diffusi nelle aree di Europa, America, Asia, unica specie del genere gulo, vantando tra le specie più prossime delle martore e il tayra.
Tassonomia e habitat del ghiottone
Il ghiottone viene ascritto, da specifiche analisi genetiche, alle specie più prossime tra cui le martore e il tayra differenziandosi dalla stesse alcune milioni di anni fa all’interno dell’Eurasia. Attraversando la Beringia i ghiottoni raggiunsero l’espansione in America settentrionale. Le sottospecie del ghiottone vengono suddivise in ‘Gulo gulo gulo’ diffusa in Eurasia, in ‘Gulo gulo luscus’ diffusa invece in nord America.
Nella tradizione le sottospecie del ghiottone vengono suddivise in quattro gruppi, sotto differenti contestazioni dal punto di vista degli esperti. La traduzione del nome ghiottone deriva invece dal latino ‘gulo’, vantando una distribuzione e un habitat olartica estendendosi dalla Scandinavia alla Kamčatka, Paesi Baltici, la Russia settentrionale, Siberia, Mongolia nord-orientale e la Manciuria in Eurasia. All’interno del nord America il ghiottone ha colonizzato l’area dell’Alaska, le Montagne Rocciose, la Catena delle Cascate e la Sierra Nevada settentrionale, Canada, Quebec, Groenlandia, Michigan.
In passato il ghiottone era diffuso anche all’interno dell’Europa, trovandosi odiernamente in America,Indiana e Pennsylvania. L’habitat tipico di questi animali risultano essere le aree artiche di tundra e taiga, le aree alpine e le zone montuose, comprese le foreste di conifere.
Descrizione anatomica dell’animale
Il ghiottone adulto raggiunge le dimensioni di 120 cm di lunghezza, sommate fino a 26 cm di coda, presentando un’altezza misurata alla spalla tra i 30 e i 45 cm, per un peso fino a 32 chilogrammi, per un peso medio sui 20 chilogrammi. Il ghiottone femmina si dimostra più piccola del maschio di un terzo delle sue dimensioni totali, mentre in generale la specie si attesta come la più grande tra i mustelidi terrestri.
L’aspetto estetico del ghiottone si presenta tozzo ma al tempo stesso robusto con zampe corte dalla pianta larga incredibilmente resistenti, in grado di consentire la corsa sullo strato nevoso. Ogni zampa del ghiottone possiede cinque dita sormontate da un artiglio di forma ricurva semi-retrattile. I ghiottoni si caratterizzano per la loro andatura simile agli orsi e ai primati, denominata semi-plantigrada, con un collo allungato e una testa di piccole dimensioni sotto un tipico aspetto ursino e piccole orecchie arrotondate.
La mandibola del ghiottone risulta particolarmente possente del tutto in grado di frantumare le ossa del femore di una renna con un solo morso, presentando 38 denti dalla conformazione carnivora con canini appuntiti e lunghi, mentre il copro è ricoperto da una pelliccia lunga e folta impermeabile e persino resistente alle temperature più rigide invernali. Diversi esemplari di ghiottone presentano inoltre macchie bianche in direzione del petto e della gola, con una coda irsuta e corta.
I ghiottoni vantano abitudini strettamente solitarie, delimitando il territorio percorso tramite la secrezione di feci, urina e ghiandole anali, dimostrandosi in grado di percorrere distanze pari a 50 chilometri al giorno, caratterizzati da abitudini catemerali, alternando le ore di veglia a quelle di sonno all’interno di ripari quali buche o cavità naturali. Il numero totale dei ghiottoni risulta estremamente difficile da delineare, trattandosi per lo più di specie solitarie, dimostrandosi in continuo movimento e spesso soggetti all’intensificazione della caccia fino alla promulgazione delle politiche di salvaguardia della specie.