Cubismo: riassunto della storia, artisti e opere famose
Il cubismo rappresenta una corrente artistica e culturale senza un fondatore alle spalle, privo di direzione unitaria. Il termine cubismo vanta un’origine strettamente occasionale riferita all’associazione fatta nel 1908 da Henri Matisse durante l’osservazione negativa di alcune opere realizzate da Braque, simili a piccoli cubi. Successivamente anche le opere dello stesso Picasso vennero catalogate sotto la denominazione di cubismo, in chiaro segno dispregiativo.
Fasi e storia del Cubismo
La corrente artistica e culturale del cubismo si divide essenzialmente in tre specifiche fasi denominate rispettivamente in Cubismo formativo, dal 1907 al 1909, ai fini della semplificazione delle forme in volumi; il Cubismo analitico, dal 1909 al 1912, raffigurando il soggetto sotto una visuale a più punti di vista, rendendo il soggetto suddiviso in punti spesso indecifrabili; il Cubismo sintetico dal 1912 al 1915, a semplificazione delle forme tramite l’aggiunta di piani larghi e colorati spesso sotto forma della tecnica del collage polimaterico realizzato con ritagli di cartone, giornali, tele, carte da gioco, il tutto unito alla riproduzione continua dei soggetti meno importanti senza un vero e proprio scopo.
Le tra fasi del cubismo racchiudono l’evolversi della corrente artistica e culturale. Con la fase protocubista il cubismo si sofferma soprattutto sulle composizioni ad ampio respiro integrando uno sfondo non definito, passando alla fase analitica successiva grazie alla quale le sfaccettature assumono contorni ben definiti, analizzando nell’oggetto minuziosamente. Con l’arrivo dell’ultima fase si origina l’usanza di incollare ritagli di vario materiale direttamente sulla tela, rappresentando una delle innovazioni più interessanti dell’intera storia culturale e artistica del cubismo.
Le ricerche di alcuni storici hanno tuttavia aggiunto un’ulteriore fase al cubismo, portando la corrente a ben quattro evoluzioni individualizzando un periodo dal 1909 al 1912. In questo contesto storico l’arte del cubismo si associa maggiormente alla realtà e alla razionalità sotto un approccio scientifico e strettamente analitico. I cubisti non rappresentano mai l’interiorità del soggetto in maniera uniforme, decidendo di soffermarsi soprattutto sulla realtà dei fatti piuttosto che sugli aspetti puramente spirituali. La corrente artistica attinge ai concetti dell’impressionismo eliminando parte del volume del colore, preferendo sfumature grigie e brune, servendosi del chiaroscuro nelle ombreggiature. All’interno del cubismo il colore viene associato ad un elemento di disturbo non essenziale per l’artista e per spettatore, relegandolo all’unico scopo ornamentale.
Le più importanti opere cubiste
Tra gli artisti più famosi associati alla corrente artistica e culturale del cubismo si trova senza ombra di dubbio Picasso, il quale inizia la propria produzione nel 1901 a seguito del suicidio di una amico, passando al cubismo nel 1907, mentre tra le sue opere cubiste si ricordano il Les demoiselles d’Avignon, il Tavolo dell’ architetto del 1912, Bicchiere, chitarra e bottiglia del 1913.
Altro dipinto tipico della corrente artistica è il Grande Nudo del 1908 a realizzazione di Braque, a testimonianza della diffusione stessa del cubismo, il Tavolo Rotondo del 1911, il Piatto, frutta, asso di fiori del 1913, ma anchela Natura morta con bottiglia del 1912 di Gris, La chahuteuse o Dinamismo di una danzatrice del 1912 dell’artista italiano Severini, Materia del 1912 di Boccioni, L’ albero grigio del 1911 di Mondrian, L’ arrotino del 1912 di Malevic.