Come diventare arbitro di calcio e quanto guadagna

La figura dell’arbitro assume un ruolo fondamentale all’interno di una competizione sportiva calcistica. Oltre a correre in direzione del pallone e dei giocatori la figura professionale dell’arbitro deve dimostrarsi preparata a livello fisico e tecnico. Il tuo sogno è quello di trasformare questa passione in un lavoro? Per scoprire come diventare un arbitro di calcio non ti resta che proseguire la lettura dell’odierna guida!
Come si svolge il lavoro dell’arbitro di calcio
A livello professionale l’arbitro gioca un ruolo di coordinamento e decisioni all’interno di una partita di calcio. L’arbitro è chiamato anche ‘direttore di gara o ufficiale di gara’ e garantisce il rispetto del regolamento in una competizione. Per questo motivo l’arbitro di calcio deve conoscere tutte le regole imposte dalle diverse federazioni calcistiche nazionali, dalla FIFA e dall’IFAB.
Oltre alla responsabilità dirigenziale l’arbitro deve presentare le medesime caratteristiche fisiche dei giocatori presenti in campo. La sua presenza deve difatti seguire il pallone e i giocatori all’interno del campo, motivo per il quale dimostrarsi sufficientemente allenato. L’arbitro deve inoltre assicurare il corretto utilizzo dell’equipaggiamento sportivo e dei palloni utilizzati in campo.
Durante l’intero corso della partita l’arbitro di calcio deve cronometrare il tempo e decretare gli intervalli, ma anche il termine della gara. Allo stesso modo questa figura sportiva professionale deve tenere nota di tutti gli avvenimenti che si sono alternati durante la competizione per redarre un referto specifico al termine della mansione. In caso di infrazioni commesse in campo l’arbitro può decidere di sospendere, interrompere, annullare una competizione, oppure di assegnare rigori, falli, rimesse laterali e via elencando.
Tutte le decisioni assunte dall’arbitro di calcio sono inappellabili poiché, il giudizio espresso in campo, diventa insindacabile. Nonostante ciò l’arbitro di calcio può decidere di fermare il gioco nel momento in cui si renda conto di un proprio errore di valutazione o giudizio. L’arbitro collabora con i suoi due assistenti guardalinee e con un quarto ufficiale di gara nelle competizioni più importanti.
Equipaggiamento professionale dell’arbitro
Durante il corso di una competizione l’arbitro può servirsi di alcuni oggetti, parte del suo equipaggiamento professionale, tra cui:
- divisa professionale
- cartellino giallo
- cartellino rosso
- taccuino
- cronometro
- fischietto
- monetina (per il sorteggio di inizio partita)
- auricolare
Come diventare arbitro di calcio
Il percorso professionale per diventare arbitro di calcio prevede diversi step e corsi da seguire. L’associazione italiana degli arbitri di calcio è rappresentata dall’AIA. Ogni provincia regionale richiede almeno la presenza di una quarantina di arbitri, spesso impiegati in competizioni minori. L’aspirante arbitro di calcio deve iscriversi ai corsi messi a disposizione dalla propria provincia, con iscrizione gratuita.
Al termine del corso di formazione e della prova tecnica fisica l’arbitro può dirigere e coordinare le partite di categoria minore. Il percorso per una carriera professionale come arbitro ad alti livelli si dimostra lunga e complicata. Gli arbitri di Serie A devono presentare almeno 10 anni di gavetta in competizioni ad alto livello, oppure optare per un ruolo professionale come guardalinee.
Requisiti fondamentali per diventare un arbitro in Italia
Per diventare un arbitro professionista all’interno del territorio italiano occorre possedere tutti i requisiti richiesti:
- cittadinanza italiana
- un’età minima di 16 anni per l’iscrizione al corso e un’età massima di 35 anni
- titolo di studio scuola dell’obbligo
- un’immacolata condotta sportiva e civile
- possedere il certificato di idoneità alla pratica sportiva rilasciato dalla commissione medica arbitrale
- non presentare tessere con le società affiliate F.I.G.C.
Prove e test da superare per l’ottenimento della qualifica arbitrale
Il corso di formazione per diventare arbitro di calcio prevede il superamento di un test con risposte multiple basato sullo sport di riferimento; un colloquio con la commissione; una prova atletica. Il rilascio della qualifica di arbitro di calcio prevede un tesseramento ufficiale dell’AIA e l’ingresso gratuito in tutti gli stadi italiani.
Quanto guadagna un arbitro di calcio
I guadagni della figura professionale dell’arbitro variano a seconda delle competizioni sportive che sono chiamati a dirigere. In linea generale lo stipendio di un arbitro non è sufficiente al sostentamento personale al termine della carriera. I guadagni dell’arbitro sono inoltre correlati anche ai rimborsi per gli spostamenti sul territorio. In competizioni minori gli arbitri percepiscono i rimborsi nelle seguenti modalità:
- 30 euro (fino a 25 km dalla propria sede)
- 38 euro (fino a 50 km)
- 42 euro (fino a 75 km)
- 52 euro (fino a 100 km)
- 57 euro (fino a 150 km)
- 68 euro (fino a 200 km)
- 78 euro (fino a 250 km)
- 88 euro (fino a 300 km)
Un arbitro di calcio di Serie D e Lega Pro percepisce circa 200 euro di trasferta, buoni pasto per il valore di 30 euro, 0,21 centesimi per ogni chilometro percorso dalla propria sede. Gli arbitri di calcio della Serie B percepiscono circa 1.700 euro oltre ai vari rimborsi di trasferta. Gli arbitri di calcio della Serie A percepiscono dai 30.000 ai 90.000 euro annui.