Esperienze immersive: l’intrattenimento digitale che cattura i sensi

Sentiamo spesso scienziati e sociologi parlare di “Digital Natives” (nativi digitali) e di tutte quelle generazioni che con la digitalizzazione ci sono cresciute. Crescere immersi nella tecnologia cambia il modo di pensare e modifica le abilità di un soggetto e se la tecnologia cambia, l’utente cambierà con questa.
Lo scenario: come è cambiato l’intrattenimento online
Con la digitalizzazione stanno cambiando molti aspetti della società come la conosciamo e oggi possiamo dire, che “l’online” come lo conosciamo è già molto diverso rispetto già solo quello di 10 anni fa, ma è destinato a cambiare ancora nei prossimi 10, in un’evoluzione, con confini ancora poco chiari, che sta modificando l’approccio dell’utente ai canali digitali ed il modo di vivere delle persone in generale.
Questo, grazie all’impiego di tecnologie sempre più sofisticate che permettono esperienze immersive: Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale, robotica ed automazione, solo per citare le principali.
Sono molte anche le aziende che si affidano a queste per generare profitti maggiori, attraendo un target sempre più vasto, grazie a novità assolute. Per ora, l’utilizzo di tecnologie particolari, è ancora riservato alle multinazionali, come Nike, Tesla o aziende che si occupano di cybersecurity e sviluppo software, ma presto, potremmo trovarci ad interagire con queste tecnologie nel quotidiano.
Un settore che sicuramente utilizza già le Nuove Tecnologie con un margine di profitto veramente alto, è quello dell’intrattenimento digitale, perché senza queste, sarebbe ormai inesistente.
Il mondo dei videogiochi ha fatto passi da gigante dalla sua nascita ad oggi, rendendo l’esperienza di gioco per gli utenti, sempre più profonda. Oggi sarebbe impossibile pensare di sviluppare videogiochi senza tener conto delle Nuove Tecnologie, le quali riescono a catturare l’attenzione e le aspettative dell’utente e fidelizzarlo nel tempo. Le fiere e gli eventi dedicati al mondo del gaming vengono sfruttati proprio per alimentare un mercato sempre in crescita, portando oggetti tecnologici (anche molto costosi) sempre nuovi e mantenendo alti gli standard di aspettativa del pubblico di riferimento.
Attualmente, sul podio dei “big del mercato”, troviamo come sempre, le principali software house giapponesi che si contendono il primato con gli Stati Uniti, ma anche con un’emergente Cina che si è già distinta per gli ingenti guadagni grazie ad alcuni giochi online per smartphone come quelli in stile fantasy RPG e i giochi slots. La Tencent Holdings, società per azioni cinese e fra le maggiori al mondo, ha già per esempio un ruolo molto attivo nell’industria videoludica del Paese e non solo.
Il cambiamento nel mondo dell’intrattenimento online è dettato, come dicevamo, dall’investimento sempre maggiore sulle Nuove Tecnologie che permettono di giocare esperienze immersive ad utenti sempre più esigenti. Se ci mettiamo poi il fatto che quello che continuiamo a chiamare “intrattenimento”, è in realtà un settore di mercato molto performante con addirittura tornei con montepremi in denaro, sponsor e quant’altro, possiamo immaginare come lo scenario sia già cambiato, rispetto al modo di vivere i videogame che avevamo negli anni 2000.
Oggi si gioca online e si gioca in diretta streaming con utenti da tutto il mondo a guardare quelle live su Twitch che tengono incollati allo schermo gamer provetti anche per 8 ore consecutive di gioco. Si gioca insomma, per professione. Immaginate di essere un famoso you tuber e giocare in anteprima mondiale ad una nuova uscita sulla quale una delle più potenti industrie di videogiochi al mondo ha investito il suo tempo e i suoi soldi negli ultimi 5 anni… questo è un vero e proprio business, lontano da quello che chiamiamo “svago”.
Ovviamente resta tutta una fetta di giochi, soprattutto quelli legati al “mobile gaming”, anche sviluppati da software house minori, che conquistano il tempo libero di tantissimi e rimangono relegati ad un mero svago nei tempi morti, sul bus e in viaggio. Sono tante infatti le aziende, che vedendo i successi delle loro sorelle maggiori, si avventurano nello sviluppo di giochi e app. Ne abbiamo casi di successo anche in Italia. « Sono generalmente piccole, a volte anche micro aziende. Ma abbiamo riscontrato una crescita di quelle con più di 20 dipendenti» dichiara Thalita Malago, Direttrice generale dell’IIDEA l’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani, ma sono molteplici, come ad esempio la Ubisoft Milano e la Naps Team, casa di sviluppo siciliana.
Le nuove tecnologie che permettono esperienze immersive
Come già detto, è quindi solo grazie all’innovazione tecnologica se questo mercato prosegue e lascia spazio anche a sviluppatori minori oltre i soliti “grandi del mondo”.
In questo scenario troviamo sicuramente l’Intelligenza Artificiale e più in particolare il Machine Learning come fonti di ispirazione per gli sviluppatori. Questo’ultimo, infatti, basato sull’apprendimento delle macchine e non sulla mera programmazione, permette ai personaggi non giocanti dei videogiochi di auto-apprendere diventando nemici temibili da sconfiggere e rendendo il gioco più accattivante. L’esperienza del giocatore è poi personalizzata proprio grazie al Machine Learning che apprenderà dalle mosse e dal gameplay di ognuno.
Anche le grafiche si avvalgono dell’Intelligenza artificiale per risultare più realistiche: espressioni, volti, dei personaggi hanno più sfumature e si adattano ai contesti di gioco.
Vi è poi il nuovo modo di giocare, immergendosi completamente, grazie ai Visori 3d, che permettono di accedere ai multiversi di gioco di varie case, estraniandosi completamente dalla realtà e forse proprio sulle tecnologie indossabili si punterà in futuro.
