Parti del teatro, ruoli e altre definizioni da conoscere

Il teatro consiste in un’insieme specifico di discipline unite tra loro al fine di ricreare uno spettacolo dal vivo comprendente un testo recitato oppure una drammatizzazione scenica di una storia. La rappresentazione teatrale si svolge di fronte ad un pubblico servendosi della combinazione di varie arti quali la danza, il canto, la vocalità, i suoni, le musiche e altre arti performative.
Tutte le parti e i ruoli del teatro
Il teatro si divide in diversi ruoli, scene e parti rappresentative della costruzione stessa, vantando un’origine antica dai tempi di Aristotele ad oggi. All’interno dell’antica Grecia il teatro comprendeva gli Agoni, ovvero una manifestazione pubblica all’interno della quale gareggiavano autori di tragedie e di commedie in onore di Dionisio. I poeti tragici erano soliti prendere parte a trilogie fuse assieme alla rappresentazione di un dramma satirico.
All’interno del teatro greco si trovavano anche gli Analèmmata, due muri eretti agli estremi della cavea in riferimento alle gradinate di un anfiteatro o di un teatro classico, i quali lambivano agli spazi praticabili tra la cavea stessa e la scena, denominati parodoi. Altra figura importante e centrale all’interno del teatro si dimostra essere quella dell’Attore, o dell’attrice, protagonista delle scene in origine attribuite a Tespi, successivamente a Eschilo e a Sofocle. In passato l’attore svolgeva diversi ruoli e parti, comprese quelle femminili interdette alle donne.
Il teatro è inoltre composto dalla Cavea, riservata agli spettatori delle rappresentazioni, realizzata in forma semicircolare con gradinate addossate alla presenza di un pendio naturale. Di rappresentanza teatrale anche il Commo, consistente in un dialogo libero intrattenuto dall’attore e dal coro. Nell’antica Atene la Coregia rappresentava invece una liturgia al fine di poter finanziare l’allestimento dei vari spettacoli teatrali di un tragediografo, ossia un attore, in occasione delle feste liturgiche. Il Corego si rifà strettamente alla Coregia, trattandosi di uno specifico incarico spettante nell’antica Atene a uomini facoltosi a controllo e organizzazione della rappresentazione teatrale stessa.
Il Corifeo consiste nel capo del coro, un gruppo di personaggi in grado di agire collettivamente sulla scena, talvolta partecipante al dialogo con gli attori stessi. Il Coro si dimostrava presente nelle forme teatrali dell’antica Grecia all’interno di tutti e tre i generi: tragedia, commedia e dramma satiresco. Con il termine greco Diazomata si riferisce all’architettura classica a rappresentanza del corridoio anulare a separazione delle gradinate. La Didascalia teatrale si dimostra essere un breve commento illustrativo posto al di sotto di una tavola o una figura, riportante il nome del drammaturgo, l’anno di produzione e l’argomentazione della tragedia.
Tra le celebrazioni teatrali antiche si trovavano anche i Dionisie, dedicati a Dionisio, sotto una decadenza annua nella mensilità di marzo consistenti in concorsi tragici. A promozione delle varie forme d’arte si trovava la figura di Dioniso, figlio di Zeus e di Semele. In onore di Dionisio invece veniva accompagnato un canto corale denominato Ditirambo. Il Dramma teatrale consisteva nella rappresentazione del mondo mitologico e reale, mentre con l’Esodo si indica l’uscita del coro dopo l’ultimo stasimo. L’Episodio teatrale indica l’arrivo sulla scena dei personaggi, impegnati in un dialogo tra loro interrompendo due entrate.
L’uscita del coro dalla scena viene descritta sotto la denominazione di Epiparodo, mentre l’Epodo rappresenta il ritornello a frapposizione del sistema strofico, oppure a chiusura dello stesso. A divisione laterale delle gradinate si trova invece il kerkides, abbinate alla scale klimakes. La Liturgia teatrale veniva invece affidata ai cittadini, rappresentando le spese complessive per gli spettacoli in onore a Dionisio. In teatro venivano utilizzate anche diverse Maschere, come accade anche oggi, sotto diversi materiali di realizzazione quali legno, lino, sughero, consentendo all’attore di interpretare diversi ruoli.
Tra i meccanismi per sollevare e abbassare i vari interpreti in scena si trovava la Μηκανή simile ad una gru, mentre l’Orchestra veniva posta tra la scena e le gradinate in forma semicircolare. Il Parodo fungeva da accesso laterale al luogo delle rappresentazioni, successivamente esteso alle entrate laterali all’orchestra. La Paredria consisteva nei sedili dei sacerdoti e dei maggiorenti, mentre le tavole dipinte a sfondo della scena venivano chiamate Pinakes. Attraverso il Prorogo si introduceva l’azione della rappresentazione teatrale e il Proskenion costituiva la parte anteriore della scena. Il secondo attore introdotto nella storia del teatro veniva chiamato Protagonista, mentre la funzione terapeutica della tragedia stessa rappresentava la Purificazione.
La Scena era rappresentata da una costruzione provvisoria durante le varie rappresentazioni; lo Statismo rappresentava invece la parte corale alternata agli episodi; il Thymele un altare consacrato a Dionisio; le Thyromata le porte di ingresso alla scena. Le Strofe facevano parte del canto corale intorno all’altare di Dionisio e la Sticomitia lo scambio di battute di un solo verso dei personaggi.
