Come scegliere l’assorbente adatto alle proprie esigenze

In passato, durante il ciclo mestruale, era necessario ricorrere a soluzioni fai da te che certo non garantivano il comfort concesso oggi dagli assorbenti già pronti all’uso.
Adesso le donne possono scegliere tra svariate tipologie di assorbenti, pensati per soddisfare ogni tipo di necessità e in grado di regalare loro tutta la libertà di cui hanno bisogno per non dover interrompere le normali attività quotidiane.
Nel momento in cui si procede all’acquisto, è importante accertarsi di scegliere il prodotto adatto alle proprie esigenze. Per esempio, chi soffre di candida, principale causa del prurito vaginale, dovrà evitare per quanto possibile l’utilizzo di assorbenti interni, mentre le donne con ciclo molto abbondante potranno optare per soluzioni ultra-assorbenti.
Quando sono stati inventati gli assorbenti femminili?
Gli assorbenti a disposizione delle donne hanno fatto la loro comparsa sul finire dell’Ottocento. Prima del loro avvento, ma anche per molto tempo dopo la loro apparizione sul mercato, il flusso veniva bloccato utilizzando dei semplici stracci, i quali venivano fissati con corde o spille da balia.
Questi prodotti, estremamente utili e a cui oggi difficilmente si potrebbe rinunciare, faticarono a ritagliarsi uno spazio sul mercato. La diffusione era bloccata un po’ dal costo, certo superiore a quello degli stracci usati fino a quel momento, un po’ dall’assenza, a quei tempi, della cultura dell’usa e getta.
Con il passare del tempo, gli assorbenti vennero migliorati, sia per quanto riguarda la forma e la stabilità, sia per quel che concerne la capacità di assorbimento, e fecero la loro comparsa prima, intorno agli anni ’30, i tamponi interni e molte decadi dopo, negli anni ’90, i modelli con ali.
Assorbenti moderni: quante tipologie esistono
Oggi gli assorbenti sono molto diffusi e possono essere acquistati nei negozi, nei supermercati, in farmacia e persino su internet. I modelli a disposizione sono tantissimi e vanno dai classici usa e getta fino a quelli lavabili che però non hanno niente a che vedere con gli stracci che venivano utilizzati dalle nostre antenate.
Gli assorbenti usa e getta sono i più popolari tra le donne moderne poiché sono facili da usare e pratici. Quelli esterni sono composti da strati di materiali, in genere cellulosa, cotone o materiali sintetici, e risultano più o meno imbottiti, mentre quelli interni possono essere fatti di viscosa o di cotone.
Meno utilizzati, ma sempre più diffusi tra le donne che scelgono di adottare uno stile di vita green, gli assorbenti lavabili, spesso fatti a mano e confortevoli quanto quelli non riutilizzabili.
Come scegliere l’assorbente giusto
Per scegliere l’assorbente giusto è necessario considerare:
- la quantità di flusso mestruale: in caso di flusso leggero è possibile optare per assorbenti sottili e a bassa assorbenza, mentre chi ha un flusso abbondante deve accertarsi che gli assorbenti acquistati riescano a trattenere adeguatamente il sangue;
- il comfort: ogni donna ha le sue preferenze. C’è chi si sente più a suo agio con assorbenti più spessi e morbidi e chi invece preferisce indossare quelli sottilissimi, i quali rimangono praticamente invisibili sotto i pantaloni;
- il materiale: la scelta del materiale dipenderà essenzialmente dalla presenza di eventuali allergie.
Oltre a questi aspetti, è necessario decidere se optare per gli ormai diffusissimi assorbenti usa e getta o se prediligere quelli lavabili. La scelta è assolutamente soggettiva, in quanto entrambe le tipologie svolgono alla perfezione il compito per il quale sono stati creati. C’è da dire che gli assorbenti usa e getta hanno dalla loro la praticità di utilizzo, mentre quelli riutilizzabili garantiscono una migliore traspirabilità.
Meglio gli assorbenti con ali o senza ali?
Entrambi questi tipi di assorbenti hanno pro e contro. Gli assorbenti con ali offrono una migliore protezione, aderiscono meglio allo slip e garantiscono un elevato potere assorbente, ma possono essere più visibili sotto i vestiti. Gli assorbenti senza ali sono invece meno visibili sotto ai vestiti, ma si spostano con maggiore facilità