Come diventare investigatore privato e quanto guadagna?
Il mestiere dell’investigatore privato viene spesso associato al fascino delle pellicole cinematografiche in relazione alle capacità personali nella risoluzione dei vari casi, alle capacità attitudinali personali nell’elaborazione di risoluzioni e piste da seguire in maniera autonoma. Nonostante l’assenza sul territorio italiano di un censimento delle agenzie investigative la professione dell’investigatore privato sembra attrarre sempre più una fascia strettamente giovanile.
Cos’è l’investigatore privato?
L’investigatore privato all’interno del territorio italiano viene riconosciuto come un cittadino privato in possesso della licenza per l’esercizio dell’attività. In passato le prime disposizioni legislative a regolamentazione della professione di investigatore privato si accorpavano alle norme previste per gli istituti di vigilanza privata, presenti nel regolamento approvato con R.D. 4 giugno 1914 n. 563.
Con il nuovo codice di procedura penale italiano del 1989 fu introdotto in via provvisoria il riconoscimento della figura professionale dell’investigatore privato nell’attesa di una norma specifica. Con il decreto del Ministero dell’interno 1 dicembre 2010 n. 269, entrato ufficialmente in vigore il 16 marzo 2011, sono state invece introdotte nuove discipline, provvedendo ad una distinzione tra il ruolo di investigatore privato e informatore commerciale.
Le disposizioni disciplinari hanno classificato la professione dell’investigatore privato in: investigatore privato titolare d’istituto; informatore commerciale titolare d’istituto; investigatore autorizzato dipendente; informatore autorizzato dipendente. Il lavoro dell’investigatore privato si svincola dall’idea fomentata dalla televisione e dal cinema, concentrandosi soprattutto su particolari competenze giuridiche e informatiche.
Come si svolge il lavoro dell’investigatore privato
La figura professionale dell’investigatore privato richiede particolari conoscenze e abilità, sotto la necessità di presentare una buona forma fisica, una preparazione tecnica, la conoscenza di almeno una lingua estera nel caso di lavori oltre la sede del territorio italiano. L’investigatore privato dovrà inoltre conoscere a fondo la regolamentazione sulla privacy, comprese le leggi in campo investigativo al fine di non incombere in rischi penali.
I vari servizi offerti alla propria clientela da parte dell’investigatore privato possono differenziarsi in varie materie, dal passato di una persona, alla ricerca dei soggetti scomparsi, oggetti smarriti o rubati, indagando su eventuali abusi dei conti spesa da parte dei dipendenti di un’azienda, casi di cyber security, crimini informatici, infedeltà coniugale, spionaggio industriale, spaccio e assunzione di sostanze stupefacenti e molto altro.
L’investigatore privato dovrà quindi raccogliere più informazioni possibili, possibilmente documentate da prove e documenti, fotografie, registrazioni video e audio, svolgendo ricerche d’archivio o sul territorio. La ricerca di indizi prevede una lunga fase di analisi di documenti cartacei e digitali, rivolgendosi anche alle persone fisiche direttamente coinvolte nei casi, sotto la necessità di dimostrare spiccate doti comunicative.
Altro ruolo professionale dell’investigatore privato consiste nella sorveglianza di un soggetto tramite appostamenti studiati appositamente per mantenere l’anonimato, raccogliendo prove documentate, servendosi eventualmente di collaboratori esterni.
Come diventare investigatore privato
Quali sono i requisiti necessari per intraprendere una carriera professionale di investigatore privato? Per avviarsi verso questo mestiere si dovranno possedere determinate capacità personali e titoli accademici.
Requisiti accademici
Per diventare investigatore privato si dovrà conseguire un percorso di studi specifico a seguito del diploma, ottenendo una laurea in giurisprudenza, in economia, un master in criminologia o scienza dell’investigazione. Successivamente al conseguimento della laurea si dovrà frequentare un praticantato della durata di un triennio e corsi di aggiornamento ai sensi del D.M. 269/10.
Requisiti fondamentali
Un buon investigatore privato dovrà possedere approfondite conoscenze giuridiche ma anche una spiccata attitudine nella risoluzione dei problemi, una buona preparazione tecnica e fisica, capacità di comunicazione, flessibilità di orari, resistenza allo stress, intuito, capacità di mimetizzazione, lavoro in team, conoscenza dei sistemi informatici, lavorando sia in proprio che presso le agenzie di sicurezza privata.
Quanto guadagna un investigatore privato
La retribuzione di un investigatore privato dipende da diversi fattori, dalla complessità delle indagini alla lunghezza del singolo caso. Lo stipendio mensile di base di un investigatore privato si dimostra pari a circa 1.500 euro, oscillando tra gli 800 e i 4.000 mila euro a seconda dei diversi casi.