Seconda Guerra Mondiale: da Pearl Harbor alla bomba di Hiroshima

Il periodo della Seconda Guerra Mondiale, tra il 1939 e il 1945, vide uno schieramento delle forze contrapposte tra le potenze dell’Asse e gli Alleati, attraverso guerriglie sanguinose sparse per l’intero pianeta, come era avvenuto similmente nel corso del primo grande conflitto precedente. Il conflitto della Seconda Guerra Mondiale iniziò il 1º settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia, terminando l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e successivamente il 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese a seguito del bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki.
Gli eventi dall’attacco di Pearl Harbor fino alla bomba di Hiroshima
La storia della Seconda Guerra Mondiale vira il proprio percorso nella giornata del 7 dicembre 1941 sotto l’attacco giapponese alla base americana di Pearl Harbor, inclinando ulteriormente le ostilità e decretando l’entrata ufficiale della potenza degli Stati Uniti d’America schierati dalla parte degli Alleati. L’America sosteneva da tempo, sotto la presidenza Roosevelt, l’esercito alleato tramite aiuti e rifornimenti bellici, mentre la guerra sottomarina di Hitler nel tentativo di eliminare la rete dei rinforzi comportò una presa di posizione salda da parte della principale potenza economico-industriale.
L’impero di Hirohito, al fine di estendere il proprio potere, insediò il Sud-est asiatico ricco di materie prime fino al 1942 sotto l’intervento degli USA tramite le battaglie di Midway e di Guadalcanal. Gli aspri risvolti tra Stati Uniti e Giappone comportarono la scelta da parte del paese alleato di bombardare Hiroshima e Nagasaki tramite l’impiego devastante del nucleare tra il 6 e il 9 agosto del 1945. In conseguenza alla drammaticità della portata di entrambi gli eventi il Giappone ufficializzò la propria resa il 2 settembre 1945, in precedenza al riassetto geografico e politico definito nella conferenza di Yalta da Churchill, Roosevelt e Stalin l’11 febbraio dello stesso anno.
In precedenza alle bombe nucleari gli Stati Uniti d’America sganciarono sul Giappone diverse bombe incendiarie, provocando la morte di un numero altissimo di persone e danneggiamento del territorio persino peggiore della scia di morte provocata dalla potenza del nucleare. Al termine del conflitto ben 66 grandi città del Giappone erano state completamente rase al suolo, sotto effetti devastanti simili a quelli subiti dalla Germania ma nell’arco di sole sette mensilità, comportando un calo della produzione industriale pari a circa il 40%. Le distruzioni provocate dal corso della Seconda Guerra Mondiale portarono alla successiva nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), sancita a seguito della Conferenza di San Francisco il 26 giugno del 1945, istituendo un organo per il mantenimento della pace nel mondo.