Il CORSO HACCP deve essere rinnovato periodicamente?

Se hai conseguito in passato l’attestato HACCP e ti stai chiedendo se il certificato necessita di un rinnovo del corso, la risposta degli esperti è sì. Tutti i lavoratori devono aggiornarsi periodicamente e il corso di formazione HACCP deve essere rinnovato con un termine di scadenza che varia da regione in regione. Ogni regione ha stabilito internamente la durata e la frequenza per effettuare l’aggiornamento.
La normativa stabilisce che ogni operatore che lavori all’interno di un’impresa alimentare debba essere in possesso di una formazione adeguata sulla base delle mansioni svolte dal personale in azienda. Al fine di garantire la sicurezza e la salute dei consumatori, tutti gli imprenditori del settore alimentare devono regolamentarsi obbligatoriamente con la certificazione HACCP che per legge deve, quindi, essere rinnovata in base alla propria regione di appartenenza.
In caso contrario, scatterebbero delle sanzioni che potrebbero portare alla sospensione o alla chiusura dell’attività. Il rinnovo dell’attestato serve anche per rinnovare le proprie conoscenze e competenze, ed eventualmente adeguarle a possibili cambiamenti normativi. Scopriamo insieme come viene rinnovato il certificato e a chi rivolgersi.
Chi può fare il rinnovo del corso HACCP? Quando scade?
Il rinnovo può essere effettuato solamente se si è in possesso dell’attestato dal primo corso di formazione iniziale. Pertanto, è bene custodire con attenzione il certificato in modo corretto, per evitare di incorrere in possibili sanzioni da parte delle autorità competenti in caso di controllo e accertamento del mancato rinnovo.
L’attestato viene rilasciato al termine di un corso di formazione erogato da numerosi enti autorizzati sul territorio italiano. Possiede una scadenza e una validità che può variare a seconda della regione di appartenenza e delle normative territoriali:
- due anni per il Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Sardegna;
- due anni per Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Per queste regioni l’aggiornamento viene indicato nel “Manuale Haccp”, come stabilito dal titolare dell’attività alimentare;
- tre anni per le regioni Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Abruzzo, Calabria, Marche, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta;
- quattro anni per Liguria e Puglia;
- cinque anni per Molise e Toscana.
A seconda delle scadenza sarà, quindi, necessario dovere provvedere al rinnovo. Alcuni lavoratori che sono in possesso di determinati titoli di studio (come il diploma negli Istituti Alberghieri o i laureati in settori tecnico-scientifici) sono esonerati dal conseguimento dell’attestato tranne però, per l’obbligo di rinnovo.
Come si rinnova la certificazione HACCP?
Il rinnovo della certificazione HACCP avviene in seguito alla frequenza del corso di aggiornamento, che viene erogato da aziende come HCCP4me, nella cui sezione Corso Haccp4me del sito ufficiale dell’azienda puoi trovare tutte le informazioni dettagliate. Il corso solitamente può essere erogato in due modalità:
- lezioni frontali svolte in aula;
- lezioni online tramite video-corsi.
In entrambi i casi è necessario superare una prova finale che ha lo scopo di verificare l’apprendimento delle materie studiate per l’ottenimento dell’attestato HACCP aggiornato, che deve sempre essere allegato all’attestato di formazione HACCP iniziale.
Dal momento che la durata del corso di aggiornamento può variare a seconda del distretto di appartenenza, il consiglio è quello di verificare queste informazioni rivolgendosi agli organi di vigilanza territorialmente competenti.
Effettuare un rinnovo del corso HACCP sembra essere abbastanza facile. L’aggiornamento avviene sempre mediante un corso di formazione specifico per la propria mansione, che può essere frequentato sia in modalità online che in aula su una piattaforma e-learning e che può offrire numerosi corsi di formazione rivolti a tutto il personale alimentare.
Il materiale didattico viene continuamente aggiornato in tempo reale, con le ultime innovazioni tecniche e normative del settore. Qualora il datore di lavoro non dovesse rispettare tutti i requisiti dell’HACCP, potrebbe incorrere in sanzioni amministrative che possono andare da un minimo di 500€ a un massimo di 1.000€. Nel caso di procedure di autocontrollo, le sanzioni potrebbero variare da 1.000 a 6.000 euro e nei casi più gravi si potrebbe anche arrivare alla chiusura dell’attività.