Entartete Kunst: traduzione, significato e riassunto dell’arte degenerata
L’arte degenerata, chiamata in tedesco Entartete Kunst, era un termine particolarmente utilizzato nel corso della Germania sotto il regime nazista per indicare tutte quelle forme artistiche nettamente contrarie alle ideologie della corrente nazista, opponendosi a molteplici stili di arte contemporanea a conservazione della razza ariana e della tradizione culturale del regime.
Origini del concetto alla base dell’Entartete Kunst
Nonostante un’etichettatura di stampo nazista le origini della degenerazione dell’arte non risultano essere una prerogativa, utilizzata già ai tempi di Friedrich Schlegel per sottolineare l’involuzione poetica che si sarebbe presentata in tarda epoca successiva. L’impiego del concetto dell’Entartete Kunst di stampo nazista invece si riferisce alla degenerazione intrinseca della razze inferiori rispetto a alla predominante razza ariana. Il primo personaggio che si ricorda a ricorrere all’utilizzo della terminologia fu il poeta, compositore, direttore d’orchestra e librettista Richard Wagner pubblicando l’opera ‘Das Judenthum in der Musik’ nel 1850, evidenziando un durissimo attacco contro le razze ebree e la loro cultura musicale.
Altrettanto fondamentale fu anche il libro dell’archeologo francese Joseph Arthur Comte de Gobineau. Nel 1892 usciva l’opera del critico ebreo Max Nordau sotto il tentativo di ricondurre la degenerazione dell’arte a quella dello stesso artista. Le tesi di Nordau furono utilizzate e citate dallo stesso Hitler durante la sua ascesa al potere a proclamazione dell’unica razza pura ariana. L’autore prese ad esame il tratto psicologico involutivo di alcuni criminali adattandoli alla teoria della degenerazione, pubblicando l’opera letteraria ‘Degenerazione (Entartung)’ al pubblico nel 1982.
L’intervento dei nazisti all’interno dei musei d’arte, avvenuto nel 1937, epurò l’arte etichettata come degenerata, confiscando diverse opere confluite all’interno di una mostra itinerante di arte a maggior stampo espressionistico. La mostra venne inaugurata a Monaco di Baviera lo stesso anno, il giorno seguente alla rappresentazione dell’arte tedesca, aperta da Joseph Goebbels. Al fine di poter essere visitata dal maggior numero di persone possibili non fu richiesto il pagamento di alcun biglietto, spostandosi in ben 11 diverse città tra la Germania e l’Austria.
Diversi artisti autori delle opere presenti alla mostra furono condannati ed esiliati, mentre gli artisti di origine israeliana furono condannati a morte nella Shoah. Tra i movimenti artistici considerati arte degenerata furono condannati anche il Dadaismo, il Cubismo, l’Espressionismo, il Fauvismo, l’Impressionismo, la Nuova oggettività, il Surrealismo. Oltre all’arte furono condannate anche diverse opere letterarie e musicali considerate degenerate e a sfavore della tradizione culturale nazista del periodo, sviluppando un’ideologia razziale di superiorità estesa a tutti i settori e al dominio mondiale.