Come promuovere una scuola paritaria
Nel contesto scolastico, da qualche anno a questa parte, ci si è resi conto del fatto che le scuole, e soprattutto gli istituti paritari, meritano di essere ritenute a tutti gli effetti un marchio: ecco perché gli istituti possono essere oggetto di strategie promozionali e pubblicitarie. Nel mondo del marketing si parla di circolo vizioso, o doom loop, per indicare gli effetti che scaturiscono dal mancato investimento nella pubblicità e nella comunicazione. Per una scuola ciò vuol dire dover fare i conti con un calo del numero di iscrizioni, una riduzione delle entrate e, più in generale, un peggioramento della struttura.
Il valore della programmazione strategica
Per far pubblicità a un’azienda si può fare affidamento, per esempio, sui gadget promozionali. Tra questi ci sono i cappellini personalizzati, da acquistare sullo shop online di StampaSi, realtà che da anni è specializzata nel visual marketing. Di certo, però, una pianificazione accurata è il primo passo che si deve compiere per far sì che la presenza della scuola possa essere comunicata in maniera adeguata, anche al fine di incrementare le iscrizioni. Insomma, non è solo una questione di didattica, ma soprattutto un problema di strategia.
Le tendenze in corso
Non tutti tengono conto del fatto che anche nel contesto scolastico si possono riscontrare delle mode destinate a condizionare il mercato. Quali? Per esempio i trend del mercato del lavoro, in base ai quali possono aumentare o diminuire le iscrizioni a un certo indirizzo scolastico. Altrettanto importante, poi, è la situazione delle scuole pubbliche. In vista dell’analisi dei trend, uno degli strumenti più efficaci a cui si possa ricorrere è Google Trends; si possono, però, impiegare anche Google Search Console o strumenti di analisi SEO quali SEM Rush e Seo Zoom. Si tratta in ogni caso di un’analisi da approfondire sia per le strategie SEO che per l’ottimizzazione dei siti web.
Analisi del target e dei concorrenti
È un’operazione di fondamentale importanza capire quali sono le caratteristiche del pubblico a cui ci si vuole rivolgere. Per una scuola paritaria, in particolare, è opportuno verificare se si punta a un target internazionale. L’impronta cattolica di molti istituti è un altro fattore decisivo; dopodiché occorre stabilire se si preferisce puntare sulle lingue, sulle tecnologie o sulla sicurezza scolastica. Infine, è utile definire la strada da percorrere fra percorsi formativi customizzati o un rapporto costante di comunicazione tra la scuola e la famiglia. Osservare in che modo si comportano i concorrenti non può certo far male, anche per capire se si sta agendo come loro, peggio o meglio: così si è in grado di differenziarsi e magari di migliorarsi. Come “spiare” i competitor? Per esempio attraverso i loro social network e i loro siti web, ma anche prendendo parte ai loro Open Day, allo scopo di ottenere informazioni e trovare degli spunti.
Gli open day
Proprio gli open day rappresentano uno degli strumenti offline da utilizzare per promuovere una scuola. Si tratta delle giornate aperte, in occasione delle quali gli alunni in compagnia delle proprie famiglie hanno l’opportunità non solo di visitare l’istituto, ma soprattutto di stabilire un primo diretto contatto con gli altri studenti, con i docenti e con il personale in generale. Le campagne online, in effetti, devono essere integrate sempre con le azioni offline, impiegando vari strumenti complementari gli uni con gli altri. I manifesti, per esempio, sono molto più moderni di quel che si possa pensare, ma risultano efficaci solo se presentano una call to action ben definita, insieme con il contatto della scuola. Oltre ai testi sono importanti le immagini, che non possono che risultare evocative.