Come diventare notaio e quanto guadagna
La figura professionale del notaio opera in veste di pubblico ufficiale nonché libero professionista specializzato, a livello legale ‘super partes’ in grado di tutelare in egual modo e misura le parti. Il notaio dovrà presentare un’elevata conoscenza in campo giuridico non soltanto nelle pratiche di compravendita degli immobili, pratiche testamentarie o costituzione di una società, ma anche nelle varie collaborazioni per conto dello Stato per la riscossione delle imposte, attività economiche rilevanti.
Percorso formativo per diventare un notaio professionista
A livello professionale il notaio risulta un pubblico ufficiale selezionato e costantemente soggetto al controllo da parte della Pubblica Amministrazione, rispondendo in modo diretto del proprio operato. Il rilascio degli atti notarili integrano difatti una particolare efficacia legale riconosciuta dal Giudice, sotto la pena di una querela per falsità dell’atto pubblico in caso di dichiarazioni non corrispondenti a verità. A livello formativo il percorso scolastico per intraprendere la carriera professionale di notaio risulta particolarmente lungo e complesso.
L’aspirante notaio dovrà innanzitutto conseguire la laurea in giurisprudenza, superando successivamente un periodo di pratica notarile della durata di diciotto mesi e infine un concorso pubblico. All’interno del territorio italiano il numero dei notai risulta fisso, fissato dal Ministero della Giustizia, sulla necessità dell’assegnazione del servizio rivolto al pubblico nazionale. I concorsi banditi dal ministero possiedono proprio per tale ragione una decadenza annua a numero chiuso. Successivamente alla laurea in giurisprudenza si dovrà ricercare uno studio notarile dove poter eseguire il periodo del praticantato, dimostrando di essere un cittadino italiano, oppure di uno dei paesi parte dell’Unione Europea, preparandosi al successivo concorso pubblico.
La pratica notarile prevede inoltre la necessità della registrazione del proprio nominativo all’interno del registro dei praticanti tenuto dal Consiglio Notarile locale, presentando al termine dei diciotto mesi la certificazione di compiuta pratica al Consiglio Notarile. L’accesso alla figura professionale di notaio viene inoltre concessa anche agli avvocati in esercizio da almeno dodici mesi, ai funzionari dell’ordine giudiziario.
Il concorso notarile pubblico prevede un limite anagrafico pari a 50 anni, mentre a stabilire la graduatoria al termine dello stesso è il Ministero della Giustizia, assegnando la sede delle posizioni disponibili. Il candidato vincitore del concorso notarile dovrà provvedere all’apertura di un proprio studio al fine di potersi avviare verso un’attività professionale, prestando giuramento presso il Tribunale, iscrivendosi infine al distretto notarile di appartenenza.
Retribuzione notarile: a quanto ammonta?
I notai professionisti più pagati superano il reddito medio annuo arrivando anche a cifre importanti come 200 mila euro annui, nonostante un numero in calo da parte dei laureati in giurisprudenza nell’intraprendere tale mestiere. Sotto cifre importanti un notaio può arrivare a guadagnare mensilmente dai 20.000 e i 30.000 euro, un compenso spesso variabile a seconda della figura professionale e dell’esperienza maturata.