Come diventare dj e quanto guadagna?
I primi pionieri delle tecniche parte del repertorio classico della figura professionale del disc jockey, siglato comunemente in Dj, furono Kool Herc, Grand Wizard e Grandmaster Flash in grado di intrattenere le folle all’interno dei locali sotto l’eredità odierna del loro operato.
Cos’è il Dj?
La figura professionale del Dj si orienta all’interno del mondo musicale e discografico in veste di intrattenitore del pubblico di un locale o discoteca, selezionando diversi brani musicali in riferimento del genere proposto e delle tendenze del momento. Il Dj si serve di uno specifico impianto di amplificazione al quale viene collegata la consolle sfruttando la tecnica del mixaggio per l’unione in sequenza di più tracce musicali provenienti da supporti in vinile o compact disc.
I mix dei suoni ricreati dal Dj si presentano limpidi, una tecnica denominata per l’appunto ‘DJing’, richiedendo specifiche abilità musicali ed elettroniche. La figura professionale del Dj può inoltre optare per l’incisione dei dischi live assumendo il ruolo di producer. I diversi amplificatori musicali vennero prodotti al termine della Seconda Guerra Mondiale, subendo un processo di innovazione fino ai giorni nostri, mentre la figura del Dj assunse un prestigio sempre maggiore a partire dagli anni Settanta.
Come si svolge il lavoro del Dj
Il lavoro professionale del Dj si svolge soprattutto nel corso delle ore serali e notturne, integrando allo stesso tempo una serie di vantaggi e svantaggi dal punto di vista della regolarità del riposo. Il Dj si occupa nello specifico della selezione musicale durante party, concerti, intrattenimento nei vari locali, elaborando ogni volta una scaletta differente in merito alla scelta dei brani proposti nell’arco delle ore lavorative.
Il Dj dovrà quindi cercare di coinvolgere il massimo numero di pubblico possibile, cercando di intrattenere i presenti alla serata attraverso una buona dose di empatia, abilità e perspicacia, captando i gusti e le tendenze musicali del momento al fine di evitare il rischio di una ripetizione monotona del mixaggio proposto. Oltre alla selezione musicale un Dj dovrà presentare una spiccata abilità tecnica volta all’utilizzo degli effetti speciali in abbinamento alla diverse tracce quali il fumo, le luci, ombre offrendo uno show completo a 360 gradi.
Come diventare un Dj
Il lavoro del Dj include una strumentazione specifica a carico del professionista stesso senza la quale risulterà impossibile potersi avviare verso questo mestiere. L’allestimento necessario di partenza prevede una base composta da: Due giradischi o due lettori CD; Mixer a 2 canali; Cuffie; Casse; Software di mixaggio. Alla strumentazione si dovrà affiancare anche una tecnica analogica classica facendo girare la puntina sul vinile, oppure digitale e moderna abbinando beat e transizioni.
Il Dj dovrà inoltre saper utilizzare i software per il mixaggio accedendo alla libreria Mp3 direttamente dal disco rigido, riproducendo in tempo reale video, basi karaoke, effetti specifici del mestiere, investendo in materiali costosi soltanto in seguito ad un periodo di pratica necessaria al perfezionamento. Generalmente ogni Dj dovrà provvedere alla registrazione di demo personali e playlist da presentare al pubblico servendosi di mixer specifici in relazione al genere musicale, cercando di promuovere la propria immagine a fini commerciali.
I generi proposti dai Dj professionisti rientrano all’interno delle categorie più selezionate nelle quali si renderà necessario specializzarsi tra cui: House, Trance, Techno, Electro, Glitch, Dark Alternative, Progressive, Breakbeat, Hardstyle, Hardcore, Downtempo, Jungle, Drum and Bass, Dubstep, Hip-Hop. Per rendere il suono il più limpido possibile durante il mixaggio si dovrà lavorare strettamente sui battiti per minuto (BPM) del brano, calcolando i battiti attraverso un cronometro oppure una strumentazione digitale, specializzandosi nei diversi scratch, regolando il volume e il susseguirsi delle canzoni.
Il Dj potrà scegliere di presentarsi come uno specialista in un determinato genere musicale, oppure come un imbonitore di folla generico, preoccupandosi di tenere sempre il passo con le mode e le tendenze del momento. Oltre alle abilità autodidattiche esistono vari corsi specializzati per imparare l’arte e il mestiere del Dj, suddivisi a seconda delle difficoltà di specializzazione presenti sull’intero territorio italiano.
Il Dj dovrà inoltre possedere un’approfondita conoscenza di base sulla società di gestione del copyright, ovvero la SIAE, alla quale far riferimento per le serate e la programmazione della scaletta musicale, appoggiandosi ad eventuali aziende e società per una collaborazione sul territorio nazionale e internazionale.
Quanto guadagna un Dj
La retribuzione di un Dj dipende in particolar modo dagli anni maturati di esperienza nel campo professionale e dalla fama raggiunta. Sotto questo punto di vista risulta impossibile provvedere alla stima dei guadagni specifici, passando da un periodo di gavetta per i Dj esordienti del tutto gratuiti, ad una seconda fase sotto una fascia di costo compresa tra i 50 e i 100 euro a serata.
Un Dj con esperienza può arrivare a guadagnare tra le 150 e le 500 euro a serata, mentre un professionista famoso oscilla tra le 500 e i 2.500 euro a serata. Nel caso dei Dj famosi a livello internazionale i compensi possono arrivare fino a 10 mila euro a serata.