Come diventare commercialista e quanto si guadagna?
La figura professionale del commercialista risulta ad oggi una posizione di riferimento per ogni contribuente al fine di riuscire a districarsi all’interno della miriade di imposte e dichiarazioni burocratiche soprattutto nei confronti del Fisco, sia da parte dei cittadini privati che dalle diverse aziende e società. Il commercialista dovrà quindi presentarsi preparato in materia fiscale, economica, legislativa e burocratica percorrendo uno specifico percorso accademico.
Cos’è il commercialista?
Il commercialista, chiamato anche Dottore commercialista, consiste in un libero professionista laureato in discipline economiche e legali, regolarmente iscritto all’Ordine professionale, esperto in materie quali diritto del lavoro, Fisco, contabilità, ragioneria, diritto tributario, diritto commerciale. A livello professionale il commercialista si occupa di redigere redditi e bilanci nei confronti dei cittadini privati contraenti, società e aziende. La contabilità dal punto di vista storico risulta una pratica antica, sotto la necessità di fatti rilevanti di interesse commerciale e finanziario da parte delle popolazioni come i Sumeri, gli Egizi, ma anche i Greci e i Romani.
Come si svolge il lavoro del commercialista
Il commercialista, laureato in discipline economiche, aziendali, fiscali o finanziarie, rappresenta un libero professionista iscritto regolarmente all’Ordine professionale che si occupa di redigere i redditi e i bilanci dei cittadini privati, delle aziende e delle società. Tra le mansioni del commercialista rientrano le consulenze rivolte alla propria clientela, a tutela della contabilità e della redazione dei bilanci, nella compilazione della dichiarazione dei redditi, occupandosi anche di diritto fallimentare, del diritto del lavoro, della costituzione di una società, della definizione dello statuto.
Insieme alla figura del notaio il commercialista interviene anche in sede di apertura di una nuova attività dal punto di vista fiscale e giuridico. Il commercialista dovrà informare il cliente sulle eventuali variazioni normative, sulle strategie fiscali, sul bilancio d’esercizio e le situazioni infra annuali, sulla dichiarazione dei redditi, offrendo un supporto alle aziende nelle fasi di start up e di riorganizzazione, preoccupandosi di tenere la contabilità espletando gli adempimenti amministrativi necessari.
Il commercialista si occupa inoltre della presentazione presso le commissioni tributarie della situazione economica delle aziende, della valutazione delle aziende, della rappresentanza di imprese ed enti di fronte agli organi della giurisdizione tributaria, della pianificazione delle dichiarazione dei redditi per le persone fisiche, elaborando resoconti e informazioni di natura fiscale, eseguendo pianificazioni budgetarie, consulenza sugli investimenti per i piccoli investitori, valutazioni dettagliate dei beni per la successione.
Come diventare commercialista
Dal punto di vista delle mansioni svolte dal commercialista si richiede una preparazione accademica approfondita in materia burocratica e fiscale, nonostante l’assenza di un indirizzo scolastico obbligatorio. Fino al 2008 gli aspiranti commercialisti potevano avvalersi del diploma tecnico commerciale, mentre odiernamente il percorso scolastico prevede alcune modifiche.
Requisiti accademici
Per diventare commercialista si dovrà frequentare un percorso universitario con laurea specifica ad indirizzo in discipline economiche, laurea magistrale o specialistica in economia ai fini dell’iscrizione all’Albo dei Dottori Commercialisti, sezione A. In alternativa si dovranno conseguire: laurea in economia (parte del vecchio ordinamento); laurea specialistica in scienze dell’Economia; laurea specialistica in scienze economico-aziendali; laurea magistrale in scienze dell’economia; laurea magistrale in scienze economico-aziendali.
Successivamente al conseguimento della laurea si dovrà svolgere un periodo di tirocinio della durata di 18 mesi presso lo studio avviato di un professionista iscritto all’Albo da almeno cinque anni. Allo stesso tempo si dovrà seguire un percorso pari a 36 mesi necessario per diventare revisore legale dei conti, sotto la possibilità di svolgere entrambe le pratiche sotto un unico professionista abilitato.
Terminato il tirocinio si dovrà quindi sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Dottore Commercialista, conseguendo l’abilitazione come revisore legale. Il tirocinio prevede la possibilità di seguire la Sezione A “Tirocinanti Dottori Commercialisti” per i soggetti che hanno conseguito una laurea specialistica o magistrale; la Sezione B “Tirocinanti Esperti Contabili” per i soggetti che hanno conseguito la laurea triennale.
L’esame di Stato per diventare commercialista prevede tre prove scritte ed una prova orale prevedendo materie quali contabilità d’impresa, diritto privato, diritto commerciale, diritto tributario, revisione aziendale, finanza aziendale. La parte orale consiste invece in un colloquio di fronte ad una commissione di esperti integrando materie quali economia, legislazione e deontologia professionale, matematica.
Sulla base specifica delle convenzioni tra Ordini territoriali e Università l’esonero dalla prima prova dell’esame di Stato per l’Accesso alla sezione A e B dell’Albo potrà rientrare all’interno delle lauree conseguite specifiche regolamentate dalla commissione stessa.
Requisiti pratici successivi all’iscrizione all’Albo
Successivamente all’iscrizione all’Albo per la sezione A e B i commercialisti dovranno aprire una regolare Partita Iva con codice Ateco sotto i codici specifici 692011 per i servizi forniti da dottori commercialisti, codice 692013 per i servizi offerti dai revisori contabili, periti, consulenti e altri soggetti sotto le medesime attività svolte, il codice 692012 per i servizi i forniti da ragionieri e periti commerciali.
I commercialisti neo abilitati dovranno inoltre iscriversi alla Cassa Nazionale di Assistenza e Previdenza dei Dottori Commercialisti per la sezione A; alla Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri e dei Periti Commerciali per la sezione B. L’anzianità contributiva della figura del commercialista potrà essere incrementata durante il periodo del tirocinio presso l’istituto della preiscrizione, tramite versamento dei contributi in presenza dell’apertura della Partita Iva.
Quanto guadagna un commercialista
A quanto ammonta la retribuzione di un commercialista iscritto all’Albo? Per i neo abilitati il salario mensile rientra all’interno della media dei 1.500 euro, arrivando a 3.000 euro per i commercialisti più esperti, fino a toccare cifre oltre i 5.000 euro per i professionisti più affermati sul territorio.